
I Nostri Vini
S ono il risultato di 6 generazioni di esperienza e passione per questo meraviglioso prodotto, ogni vino racconta una storia, un espressione unica e vuole essere la valorizzazione più pura di un singolo Crù (ciòs in dialetto Bresciano)
Questa estrema passione e dedizione mi ha portato negli anni ad ampliare e rinnovare costantemente la linea produttiva, creando curiosità negli appassionati dei miei vini. Che siano affinamenti in acciaio, in barrique o in anfora sono sicuro che ti aspetta un viaggio caleidoscopico in grado di stimolare tutti i sensi.


Ed è proprio su questa filosofia che si basa l’azienda: rifiutare le “correzioni” in cantina a fronte di una quasi maniacale cura del vigneto. I sei ettari della tenuta li conosce come il palmo di mano, ci lavora anche 15 ore al giorno e segue l’andamento stagionale. “la natura ha i propri ritmi e vanno rispettai sempre” ripete spesso Luca. Alla base di vini quintessenziali c’è l’ossessivo lavoro sulle radici. Le viti devono cavar nutrienti dalla terra da sole, senza concime:” perché se a un figlio gli lasci 100€ sul comodino ogni mattina, con che stimolo va a cercarsi un lavoro? Così si porta la terra nella bottiglia”.
La valorizzazione dei singoli cultivar è un altro caposaldo della filosofia Archetti: “prosegue il mio cammino nello sviluppo dei vigneti a bacca rossa, alleviamo ancora antiche varietà di merlot, diamo spazio a vitigni ormai dimenticati dal business e utilizziamo sesti d’impianto fuori moda.”
Nella terra delle bollicine, Archetti senza remora alcuna ha scelto di privilegiare i vini rossi, che costituiscono oltre i tre quarti dei pezzi prodotti. D’altra parte i vigneti a disposizione, sia per l’esposizione che per la composizione minerale, sono particolarmente vocati alle uve rosse.
Strumentale alla filosofia produttiva di Archetti è la comunicazione. Ovvero, ti spiego quello che sto facendo, perché se non te lo spiego potresti confondermi con altri. E per lui è essenziale che venga capito ciò che sta facendo; poi i suoi risultati potranno anche non piacervi, ma devono essere compresi. È per questo che ha attrezzato una confortevole sala degustazione per non più di sedici persone: All’ingresso staziona una 500 azzurra; dentro ti accoglie un’atmosfera di casa, Qui tutto sembra “stare”. La credenza con le foto di famiglia fermate dallo scotch; le cartine d’Italia e Europa appese al muro (e i pin per segnalare la provenienza dei visitatori) La stufa irradia un calore buono, la luce si spande dalla porta finestra e illumina, in bella mostra alla parete, le bottiglie in degustazione, ritte come soldati in battaglia. “sì perché rispecchia un po’ il cammino della mia vita, una continua lotta per portare un sogno in realtà” - continua Luca.
L’invito è di venire in cantina per l’assaggio direttamente dai vasi vinari e solo chi capisce la mia filosofia può gustare a pieno “l’essenza”.
se la tradizione della cantina proseguirà, lo sguardo del vignaiolo va alla foto del padre Augusto sulla credenza -sorridente, la vanga in mano-
“Mio figlio sa come si lavora qui. Se mai vorrà, un giorno questa pazzia sarà sua” …
